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22/02/13

Dettagli di Raffaella Maiullo - To be blown away by Dalì

Questa volta posso parlarvi di una mostra che ho visto davvero e se da una parte sono felice di rendervi partecipe della mia impressione dall’altra non vorrei svelare più di quanto basta. Sappiate, o meglio, spero ricordiate che mercoledì scorso vi ho accennato il soggetto della mostra, Salvador Dalì. L’uomo con la conoscenza preventiva dell’arte, tipico del genio, il suo sapere prima di conoscere ci ha reso partecipi della sua follia, in questa come in tutte le mostre che lo vedono protagonista possiamo riconoscere il suo soffio, la sua essenza si modella con la percezione del circostante e veniamo soffiati via, appunto. Ora, illustrata vagamente la sensazione che si prova di fronte all’estro dell’artista posso però esprimere tutto il mio diniego verso me stessa quando, per la prima volta ho letto che la mostra era gratuita per i giornalisti e io, con lo stramaledetto vizio di non portare mai la borsa ed elemosinare ombrelli, soldi e fazzoletti alle amiche non avevo con me la tessera che per la prima ed unica volta forse, avrei potuto sfruttare ma va bene, per Dalì questo ed altro! Tuttavia il percorso è stato rapido e intenso. Soltanto tre stanze per più di cento lavori e gli spazi veramente ridotti non garantivano il giusto respiro al visitatore più esigente. Ciò nonostante vi si possono trovare sculture inedite e diverse opere classiche rivisitate in chiave surrealista, come la Nike di Samotracia, Lady Godiva e Alice nel Paese delle Meraviglie.



La mostra fiorentina, intitolata “The Dalì Universe”, sarà aperta al pubblico ormai dal primo del mese corrente, potrà essere visitata fino al 25 maggio al palazzo Medici Ricciardi e, come al solito vi consiglio di vederla, dopotutto Dalì è pur sempre Salvador Dalì!

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