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02/08/11

Deshabillée di Chiara Nespoli - Fare shopping libera la mente e non solo …

Le fazioni sono due, l’un contro l’altra armata: da un lato le maniache dello shopping, coloro per le quali l’inizio della stagione dei saldi rappresenta la quintessenza della felicità e dall’altro chi, invece, non trova poi così estasiante passare ore e ore nell’ammirare vetrine. Per la prima fazione, in cui si cala ampiamente anche la sottoscritta, lo shopping rappresenta un’esperienza a trecentosessanta gradi, in cui confluisce l’innato desiderio modaiolo e perché no, la sana voglia di far girare un po’ questa stantia economia!
Visto come antistress per eccellenza superiore a qualunque yoga o pilates, il momento dello shopping  non è solo limitato all’atto dell’acquisto, ma si compone di fasi molto più lunghe e complesse, quali: l’osservazione, lo studio, la comparazione, la messa ai voti ed infine la scelta. Inoltre questo “fenomeno” ha anche una non tralasciabile funzione sociale, infatti vivere il momento dell’acquisto senza le amiche è come bere una vodka senza ghiaccio! Difatti senza i sapienti consigli e le inaspettate critiche delle eterne amiche scegliere il giusto indumento che mimetizzi i fianchi, esalti il davanzale, plasmi il sedere, accompagni le curve, e soprattutto snellisca la figura non sarebbe affatto semplice!
Inoltre le passeggiate alla ricerca del giusto affare risultano talvolta più curative di un’ora dal terapista, perché lunghe camminate si coniugano a profonde chiacchierate in cui vien fuori l’argomento problematico di turno, dove l’aria goliardica e spassosa dei momenti regala spesso agevoli soluzioni.
Dunque Evviva lo shopping, Evviva le missioni-saldi al femminile, Evviva il dispendio di denaro, ma …. In maniera contenuta!


Chiara Nespoli

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