Così ha esordito l’altro giorno mia nonna, vedendomi, per
l’ennesima domenica sfornare un nuovo dolce, trattasi stavolta di cheese cake
dalla ricetta tradizionale e di cheese cake al liquore e cioccolato di mia
invenzione (la più famosa è quella del famoso Chef Gordon Ramsay cheesecake by Gordon RamsayA seguire la lunga scia domenicale, tracciata da tiramisù,
cookies, variante di cookies ai cereali, torta ai tre cioccolati, muffin e via
discorrendo. Alquanto spontanea ed oltremodo giustificata, dunque, la domanda
di mia nonna, quando al suo arrivo per
il pranzo vede il forno e la frusta in perenne movimento. Io sorrido e
giustifico questa mia spasmodica produzione dolciaria con la mia furiosa
golosità, ma in realtà, la vera motivazione
è molto più sottile e meno scontata: ritengo, infatti, che sia un modo
per dar sfogo alla mia creatività, un po’ soppressa dal lavoro e dalle faccende
quotidiane.Perché per noi donne, cucinare e soprattutto far dolci, non
è semplicemente il cuocere e miscelare gli elementi, ma essere capaci di
creare, di dar vita ad un qualcosa partendo da basi semplici, mostrando alta
capacità di dosare elementi, fare una buona cernita di ingredienti e dar colore
e sapore al tutto.
In altri termini è un po’ quello che accade nella vita di
tutti i giorni, dove dal marasma di stimoli bisogna essere capaci di trarne i
migliori per dar vita a nuove ed emozionanti avventure, il tutto “spolverato”
da quel pizzico di creatività ed inventiva che occorre sempre. E se non
riusciamo pienamente a gestire i nostri spazi e il nostro lavoro come vorremmo
e ci sentiamo troppo standardizzati, dobbiamo necessariamente dare spazio alla
vena creativa, perché il reprimerla sarebbe un errore e perché se respinta, può
dar vita a pericolose evoluzioni. Per cui se l’attuale momento che vivete non
vi dà modo di esprimervi a pieno, trovate altre modalità di espressione, la
cucina non è un cattivo esempio e chi si muove intorno a voi, ne sarà
particolarmente lieto.
Chiara
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