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14/08/12

Deshabilée di Chiara Nespoli -Sei kinky o vanilla?


Sarebbe questo, cari lettori, l’interrogativo più in voga dell’estate, al punto che in molti mostrano la propria preferenza in maniera tanto evidente da scegliere di portare la sigla o sulle proprie t-shirt o addirittura sulla propria pelle. Stiamo parlando di sesso non convenzionale ed anticonformista da una parte e sesso più tradizionale dall’altra. Se siete legati agli schemi più o meno classici, amate i preliminari dolci e cercate una romantica intesa con il partner vanilla fa senza dubbio per voi, se, invece, appartenete al crescente numero di amatori di pratiche erotiche meno conosciute, vi piace sperimentare e siete liberi da inibizioni: è kinky il vostro pseudonimo! 
Molte statistiche e sondaggi asseriscono che sarebbero circa 4,5 milioni di italiani a praticare il sesso “estremo”, facendo uso di sex toys, mettendo in pratica giochi di dominio e sottomissione, usando travestimenti svariati e praticando sesso orale e anale. Il tutto per tendere a creare una nuova sessualità, più “animalesca” e meno inibita e soprattutto ampliare la sfera dei piaceri sessuali, molto spesso miscelando piacere e dolore, per tendere ad una diversa dimensione dell’orgasmo.
Coloro che scelgono pratiche sessuali differenti, ben lieti e fieri della propria scelta, non hanno remore nel mostrarla, sostenendo, invece, che chi resta legati ai “soliti stereotipi” lo faccia per la solita paura del nuovo. Di assolutamente diversa opinione è il popolo di vanilla, che sostengono di amare la loro sfera sessuale così come essa è, con le sue genuinità e dolcezze e pur rispettando alcuni canoni, considerati semplici giusti e normali.
Le due fazioni, l’un contro l’altra armate, continueranno a cozzare per parecchio o troveranno semplicemente un giusto incontro, sotteso magari nel rendere meno banale la quotidianità, meno consueto il già noto e dando libero sfogo alla fantasia, se congeniata insieme al proprio partner.

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