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06/08/12

Fashio food di Tonia Credendino - Galateo per il pranzo in spiaggia


 




Arrivano le vacanze. Mangiare al mare: esiste un dress code? Meglio scegliere panini o pietanze elaborate? Bere in bicchieri usa e getta o comunque di vetro? Ecco allora un mini galateo del mangiare sotto l'ombrellone, stilato con l'aiuto di Tommaso de Mottoni y Palacios, autore del libro "Quando lo stile va (purtroppo) in vacanza".

In primo luogo le indicazioni sono rivolte al dress code, un aspetto che è di solito il più trascurato al mare, come se anche al buon gusto fossero state concesse le ferie. Sarebbe opportuno indossare un copricostume al momento di mangiare: almeno una maglietta per gli uomini e un pareo per le donne. Insomma il momento del pasto è quello in cui ci si "ricompone".
Come da bon ton, è meglio evitare tutto ciò che sia vistoso, ingombrante, poco discreto. Out fornelli da campo per cuocere/riscaldare vivande, zuppiere colme di polpette, tinozze col cocomero.  L'obiettivo - apparentemente scontato - è di non essere invadenti per i vicini d'ombrellone e non dare spettacoli di folklore.

Così i cibi devono rispondere a un criterio ben preciso: devono essere preferibilmente in formato monoporzione o comunque facilmente sporzionabili. Andranno scelti cioè quelli che non richiedono l'aggiunta di salse, sughi e condimenti e quelli che non sgocciolano: quelli che non rischiano di cadere dal piatto ad ogni (frequente) movimento. Gli alimenti tipicamente estivi ma scomodi da dividere in porzioni saranno preparati prima.
La borsa frigo è comoda ma fa molto Alberto Sordi o Carlo Verdone nella parodia dell'italiano al mare. E' bene non ostentarla fin dal mattino tra sdraio e lettini. Resterà in auto o in cabina per apparire solo al momento di tirar fuori le vivande. Un'idea per raffreddare le bottiglie all'ultimo momento? Provate il ghiaccio istantaneo.

Buona lettura alla scoperta delle dieci regole (http://mmedia.kataweb.it) e …..buone vacanze!!!



Tonia 



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