Il cinema è da sempre il mezzo attraverso il quale è possibile raccontare
storie e vite straordinarie. E’il caso di “THE LADY”, film diretto da Luc
Besson, dove l’attrice Michelle Yeoh indossa i panni di Aung San Suu Kyi, attivista birmana costretta
agli arresti domiciliari per aver voluto opporsi alla dittatura in maniera non
violenta. L’attrice ha presenziato al festival del cinema di Venezia e
presentato il film indossando un abito cocktail di VERSACE, un tubino nero
attraversato da una saetta blu cobalto, che risaltava la sua grazia e le sue
forme longilinee.
L’attrice ha con l’attivista molti elementi in
comune:l’innata eleganza, lo sguardo profondo che guarda oltre l’orizzonte,
l’allure etereo ma che allo stesso tempo da l’idea di forza.
La Aung infatti, racchiude in se due anime:la donna
sofisticata ed elegante, che pur costretta agli arresti domiciliari non ha mai
rinunciato alla sua femminilità, alle sue perle ai lobi, al suo chignon ornato
di fiori, alle sue mise dai colori fluo, alla sua frangetta che le incornicia
il viso.
Insomma una donna dall’aspetto fragile, ma dalla tempra
d’acciaio, forgiata dalla figura paterna forte e dagli ideali precisi;La San
Suu Kyi, ha sopportato ventuno anni di carcere, la lontananza dalla famiglia,
dai figli, e soprattutto dal marito al quale non è stato neppure permesso di
salutarla prima che un cancro se lo portasse via.
Una donna come poche, con le proprie vanterie, le proprie
velleità, ma con una testa e un coraggio che le hanno permesso di sfidare un
regime fatto di uomini non in grado di comprendere la sua grandezza.
Per cui: CHAPEAU…………..!
Magari oggi ci fossero in giro più donne come lei!
Marina
Marina
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