Sarebbe questo, cari lettori, l’interrogativo più in voga
dell’estate, al punto che in molti mostrano la propria preferenza in maniera
tanto evidente da scegliere di portare la sigla o sulle proprie t-shirt o
addirittura sulla propria pelle. Stiamo parlando di sesso non convenzionale ed
anticonformista da una parte e sesso più tradizionale dall’altra. Se siete
legati agli schemi più o meno classici, amate i preliminari dolci e cercate una
romantica intesa con il partner vanilla fa senza dubbio per voi, se, invece,
appartenete al crescente numero di amatori di pratiche erotiche meno
conosciute, vi piace sperimentare e siete liberi da inibizioni: è kinky il
vostro pseudonimo!
Molte statistiche e sondaggi asseriscono che sarebbero circa
4,5 milioni di italiani a praticare il sesso “estremo”, facendo uso di sex
toys, mettendo in pratica giochi di dominio e sottomissione, usando
travestimenti svariati e praticando sesso orale e anale. Il tutto per tendere a
creare una nuova sessualità, più “animalesca” e meno inibita e soprattutto
ampliare la sfera dei piaceri sessuali, molto spesso miscelando piacere e
dolore, per tendere ad una diversa dimensione dell’orgasmo.
Coloro che scelgono pratiche sessuali differenti, ben lieti
e fieri della propria scelta, non hanno remore nel mostrarla, sostenendo,
invece, che chi resta legati ai “soliti stereotipi” lo faccia per la solita
paura del nuovo. Di assolutamente diversa opinione è il popolo di vanilla, che
sostengono di amare la loro sfera sessuale così come essa è, con le sue
genuinità e dolcezze e pur rispettando alcuni canoni, considerati semplici
giusti e normali.
Le due fazioni, l’un contro l’altra armate, continueranno a
cozzare per parecchio o troveranno semplicemente un giusto incontro, sotteso
magari nel rendere meno banale la quotidianità, meno consueto il già noto e dando
libero sfogo alla fantasia, se congeniata insieme al proprio partner.
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