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28/02/12

Deshabilée di Chiara Nespoli - Matrimoni (im)possibili - Lo strano senso dei legami (im)possibili

Quante volte ci sarà capitato di scambiare commenti riguardo qualche coppia di amici o conoscenti, che sembrano essere l’una l’opposto dell’altra, che non fanno altro che litigare e che, ad un osservatore superficiale, sembrano non avere proprio nulla in comune!
Molti di voi risponderanno con un luogo comune: “Gli opposti si attraggono!”, ma in questa rubrica, varie volte, si è tentato con grande umiltà di sfatare qualche luogo comune, ebbene qualora anche fosse veritiero che nell’altro si cerca spesso ciò che non troviamo in noi e che la diversità completa la coppia, ma due persone per stare insieme dovranno anche avere qualcosa in comune?
Eppure toy boy e rock star, bulli e secchione talvolta trovano il senso l’una nell’altro, ma qual è il collante di questi legami definibili (im)possibili?

La risposta, miei cari, non va cercata altrove se non in quello strano sentimento, questa sorta di magia, di alchimia, che quando unisce due cuori non lascia spazio ad altro.
Inutile attorcigliarci il cervello, spremerci le meningi, dannatevi quanto volete se la bellissima di quartiere ha scelto di sposare il vostro amico rospo (e non è per il suo portafogli, come maligneranno i peggiori!) non c’è giustificazione o soluzione che tenga: se ne è innamorata!
E lo strano senso di questi legami (im)possibili è che molto spesso si rivelano essere come i più felici rapporti di coppia mai immaginati! Dunque talvolta il senso è alquanto nascosto, eppure persiste, per cui a nulla valgono mille domande, meglio apprezzare ed auto convincersi che la ragione spesso c’è anche laddove non è visibile agli occhi, talvolta è un altro muscolo che manda avanti tutti i nostri ragionamenti. 

Chiara

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