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22/02/12

Dettagli Di Raffella Maiullo - Un ponte sull’eternità


Quel maledetto vizio di comprare libri, che per fortuna mio padre non smette di finanziare la mia sete di pagine, che ormai stanno prendendo tutto lo spazio della mia casa, te ne ritrovi anche negli anfratti dei cassetti e mia madre per comodità li chiama edera. Questa mattina in realtà non mi sono svegliata perché ero sveglia da ieri e vi consiglio di farlo ogni tanto, non andate a dormire una volta tanto. Di notte si possono fare milioni di cose e poi si possono spostare anche i libri di modo che il pavimento non sembri uno scaffale e lo scaffale un panciotto pronto ad esplodere. Ho scovato ricordi e sensazioni e un testo veramente malandato che non sapevo nemmeno di avere. Comprato sicuramente in qualche mercatino insieme ad altri con poca spesa, una pratica molto frequente per quello che mi riguarda perché mi piace pescare tra la mischia cose che ancora non ho letto. Un vizio, come tanti. La copertina manca quasi del tutto ma per fortuna il cuore è salvo, solo un po’ ingiallito. 
Richard Bach. Un ponte sull’eternità. Dopo qualche secondo di mente locale metto a fuoco l’autore. Mi ricordo di aver già letto del Gabbiano Jonathan con piacere qualche anno fa, anzi, più di qualche. Fuori sta albeggiando. Lo sfoglio, senza fretta, quasi a rallentatore senza leggere nemmeno una parola, solo per il gusto di farlo. La mente si allontana da me incantata dall’inchiostro, dalla carta dalla luce che inizia a invadere l’interno. Lo richiudo. Lo riapro. Lo richiudo. Lo riapro. Una frase letta di sfuggita mi colpisce. “Tutto quello che ci incanta, ci guida e protegge altresì”. Mi viene da sorridere. Penso a Fabrizio De André. Continuo: “Appassionatamente ossessionati da quel che amiamo la magia spiana la strada innanzi a noi, abbatte le norme, non sente ragioni e dissensi, ci porta con sé oltre abissi, paure, dubbi. Senza il potere di questo amore, noi siamo barche alla bonaccia della noia, in mari che son mari di morte”. Che meraviglia. Non posso aggiungere altro. Il sole ormai è sorto.

Raffella

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