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14/03/12

Dettagli di Raffaella Maiullo - Festa del Papà - Il mio Papà



Il mio papà è molto bello, non è tanto alto ma mi basta così com’è, ha gli occhi marrone nocciola e in quello destro ha una piccola cicatrice perché da piccolo ha avuto un incidente con una puntina. Ha i capelli neri nerissimi  e un ciuffo tutto bianco che è una voglia. Il mio papà ha le mani tutte dure perché lavora tantissimo e così quando mi accarezza o mi tiene per mano sento che è ruvido e provo una sensazione molto brutta ma sparisce subito perché lui se ne accorge e mi fa un grande sorriso, quasi come se volesse scusarsi ma io penso che se non mi tenesse la mano e non mi desse più carezze la sensazione smetterebbe di essere tale e si trasformerebbe in tristezza. Il mio papà mi fa sempre tanti regali, però quelli belli glieli suggerisce sempre la mamma perché lui non è molto bravo a scegliere le cose, in compenso è bravissimo a giocare a dama, a fare la morra cinese, a raccontare favole e a farmi sognare. Il mio papà viene sempre a prendermi, ovunque io sia. Anche in capo al mondo. Il mio papà è un artista e un filosofo. Lavora la pietra e crea forme meravigliose sia nella realtà che nella fantasia. Il mio papà pensa tanto e certe volte mi fa impazzire perché dice cose così strane che non capisco ma è così bello quando è convinto delle sue idee che a me basta che voglia condividerle con me. Il mio papà è molto dolce, quando si accorge che sono triste mi offre sempre un dolcino e un bacino e le cose, chissà come mai, si aggiustano sempre. Il mio papà sorride spesso e certe volte fa le smorfie per farmi ridere ed è tanto buffo. Il mio papà un giorno che volevo vedere la neve ha preso l’auto e abbiamo girato tanto fino a quando non l’abbiamo trovata. Il mio papà a Natale si veste da Babbo Natale e mi porta i regali. Il mio papà quando devo prendere il treno aspetta sempre fino a quando non sta partendo e poi mi manda i baci e mi saluta con la mano. Il mio papà quando sono stanca mi prende sulle spalle e mi porta al piano di sopra. il mio papà lavora sempre ma se voglio andare a mangiare un gelato mi ci porta subito. Il mio papà è un po’ geloso e si arrabbia sempre quando voglio uscire e io mi arrabbio ancora di più e poi non ci parliamo per un quarto d’ora buono.  Il mio papà anche se la sera è molto stanco rimane a giocare con me fino a quando non crolla e si addormenta e così gli faccio il solletico e così si sveglia, ma non si infuria. Il mio papà si chiama Armando, che secondo me è il nome più bello del mondo. Armando, il mio papà, non lo cambierei con nessuno al mondo.  

Raffaella

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