A fine agosto è ricominciato il campionato di calcio, la
serie A è scesa in campo tra la gioia dei tifosi e lo scontento di molte mogli
e fidanzate che vedono cominciare così una lunga odissea, fatta di appuntamenti
a metà, domeniche accattate ai televisori, sabato sera all’insegna del timing
dato dal fischietto dell’arbitro.
Perché per molti uomini i fatidici 90 minuti a settimana da
dedicare alla squadra del cuore riscuotono un’importanza fondamentale e possono
essere causa dell’umore e dei dissidi di tutta la restante parte della
settimana. Durante il match, dimenticano molto spesso, di essere inseriti in
contesti che premiano la socialità, non sussistono rapporti di parentela,
amicizia o amore, perché se la squadra del cuore mette a segno un rigore è
concesso abbracciare il peggior nemico ed in taluni casi baciare anche la donna
d’altri!
Capita molto spesso che le donne siano altamente escluse da
queste dinamiche e che anche l’attenzione alla partita debba essere talmente
totale, che non sono ammesse distrazioni! Il culmine del dissenso può arrivare
poi nei casi in cui si sentano frasi come, dopo un goal all’ultimo minuto o una
vittoria schiacciante,: <<E’ senza dubbio questo il miglior giorno della
mia vita!>> … oppure ….. : <<Non sono mai stato così
felice!>> … <<Questo è vero amore!>>. Tali affermazioni,
pronunciate, spesso con evidente commozione, possono risultare alquanto lesive
per mogli e fidanzate, ma c’è da chiedersi perché tutto ciò accade? Perché
mariti e fidanzati trovano la propria squadra del cuore più attraente della
compagna?
Ebbene valida spiegazione non sussiste, se non nella
consapevolezza che talvolta gli uomini si sentono un po’ frustati dai loro
rapporti di coppia, da trovare pieno sfogo e liberazione nel calcio.
Il tifo, difatti, è una forma di liberazione, di esplosione
di sensi, di abbandono agli istinti, che hanno un’importanza fondamentale, ma
che vengono spesso dimenticati!
Da donne la strada migliore da percorrere, a mio avviso, è
concedere libertà al tifo, partecipandovi, seppur in maniera differente ed alla
fine del match, si perda o si vinca, ricordare i momenti più interessanti e le
migliori azioni in privato, riproponendoci come nuovi, migliori goleador.
Chiara
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