La pioggia irrimediabilmente ogni volta che vado a farmi la
piega dal parrucchiere, il freddo che sento quando metto fuori i piedi dalle
coperte in questi ultimi giorni, la batteria del pc che non regge, le lezioni
di diritto che sembrano durare quattro secoli, un chilo in più, il latte che
finisce e io che me ne accorgo solo di domenica. Ecco cosa potrebbe trarre in
inganno ed essere scambiato come disturbatore della felicità.
Questo breve insieme di elementi fastidiosi per la maggior
parte di noi, a parte le lezioni di diritto che effettivamente disturbano solo
me e pochi altri fortunati, sono solo cose che capitano e vi si rimedia con
molto poco, ma quando qualcosa rende triste tutto il resto, quando compromette la
normale evoluzione degli eventi ecco che siamo vittima di un disturbatore della
felicità. Ma mi sono chiesta, dov’è che si trova la mia, di felicità? Come posso
fare in modo che non si scalfisca? Non esiste nelle piccole poiché siamo noi a
considerare felice un momento piuttosto che un altro. Io credo, che questa, sia
parte di noi. Come ad esempio lo è il cuore, un braccio, un piede. L’unico modo
per preservarla può essere solo la cura. Va tenuta con delicatezza, va viziata.
Non ha senso affaticarsi a cercarla perché lei è là, anzi qua. Con ognuno di
noi e merita ogni riguardo. Come? Inseguite le vostre passioni, giocate, affrontate
i momenti difficili e non mostratevi scoraggiati, non trascurate le vostre
possibilità e ovviamente stay ungry stay foolisch. In questo modo essa potrà
fortificarsi e rendervi invincibili. Un’ultima cosa riguarda qualcuno che in
ogni modo ha preservato la sua felicità, inseguendo il suo sogno fino a farsi
portare via da lui. Buon viaggio Sic, ovunque tu stia andando, sono sicura che
starai correndo.
Nessun commento:
Posta un commento