Ammetto la mia ignoranza. Fino a ieri non sapevo chi fosse Philippe
Delerm... quando mi aggiravo con aria incuriosita tra gli scaffali di libri del
caro buon vecchio supermercato e mi sono scoperta con gli occhi da lumaca,
quasi fuori dalle orbite a prendere tra le mani un libricino di massimo cento
pagine la cui copertina era stracolma di bollini con la scritta
"bestseller", e "strepitoso bestseller", e ancora
"oltre 150.000 copie vendute". Decisamente un successone! Ammetto che
il primo sentimento che ho provato è stata molta invidia seguito subito dopo
dalla curiosità per questa opera super, mega, arci, iper, ultra famosa di cui
ignoravo totalmente l'esistenza. Titolava: "La prima sorsata di birra e
altri piccoli piaceri della vita".
Annunciava pagine piuttosto
interessanti e così ho fatto il mio solito giochetto. Aprire a caso e leggere
la quinta riga fino al punto e se mi piace quello che leggo lo compro a
discapito di tutto. "Bisogna rimanere fermi, immergersi a lungo, se
appoggiamo il cilindro il gesto più delicato basta a sconvolgere il continente;
un soffio diventa un ciclone, il palazzo vola via". Sono rimasta senza
fiato e in un attimo sono tornata indietro nel tempo, di almeno tredici anni.
Quando all'asilo aspettavo ansiosa il mio turno, poichè ne possedevamo soltanto
uno tutto rosso bordato d'oro, per poter spiare, con cautela il miracolo di
luci e forme che come per incanto svaniva e tornava diverso ogni volta. Tutte
le volte mi domandavo come fosse possibile che in quella specie di tubetto potesse
verificarsi tale miracolo.
Sono stata colpita da un tale moto di nostalgia che ora ho deciso di
comprarmene uno, oppure di costruirlo, infatti girovagando per il web si
trovano diversi metodi per fabbricarlo a casa con pochi oggetti reperibili
facilmente in ferramenta. Ebbene, ora vi lascio cari miei. Ah, dimenticavo di
preannunciarvi che non so come potrebbe essere il mio umore mercoledì prossimo.
Causa esame di economia politica. Poco male, mi consolerò col mio bellissimo
caleidoscopio. Ah, il libro l'ho comprato poi, ovviamente.
Raffaella
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