EM/ME intervista Andrea Piccirilo, indossatore sin da
giovanissimo e poi passato al Chiambretti Night con Piero Chiambretti…
Scopriamo cosa ha di così magico il mondo della moda e della televisione visto
da un ragazzo, sebbene sia solo all’ inizio ha dato già modo di mostrare il suo
talento.
1)
Lavori da tanto nel mondo
della moda, quindi te la sentiresti di svelare ai nostri lettori quanto di
magico e di negativo possiede questo settore?
Il mondo della moda descritto da mia madre, ex modella, sembrava
fantastico ma quando entrai a far parte di una
delle agenzie più importanti di Milano. Poi mi accorsi che è un mondo fatto di
sacrifici e di stenti. Ed ancora, oggi, li faccio…
2) quanto dedichi
alla cura della tua persona? lo fai solo per lavoro o per te stesso?
Ci sono momenti in cui dedico a me stesso molte
cure da un’alimentazione sana ai trattamenti viso e capelli. Lo faccio solo per
me, riuscendo così a far trasparire la mia sicurezza e forza.
3)Dalle passerelle alla TV con
Chiambretti Night, un cambiamento di vita radicale o solo un passaggio di
settore?
Passare alla tv
è stata una scelta voluta: ho capito che oltre al mio aspetto posso fare altro.
Ho incominciato a propormi ai miei programmi
preferiti: “Markette” presentato da Chiambretti su la 7 e “Mtv” ma
successivamente fui chiamato dalla produzione di Pierino con il
ChiambrettiNight. Un’ esperienza che mi ha permesso di conoscere le mie doti
artistiche (canto, ballo comicità).
4)Giovane ed intraprendente
che consigli daresti a tuoi coetanei per poter realizzare i propri sogni, in un
mercato a volte difficile?
Un consiglio che posso dare è di credere sempre nei propri sogni e di
lottare per raggiungerli perché prima o poi i “falsi” talenti verranno
sostituiti da chi veramente talento ne
ha da vendere.
5)
Ed ora, per il futuro che
progetti hai?
In futuro mi piacerebbe continuare a lavorare in TV, chissà forse con un
programma condotto da me, per ora sto collaborando ad un progetto musicale
insieme ad alcuni produttori, che hanno avuto il loro apice negli anni ’80 con
l’aspirazione di poter realizzare il mio più grande sogno: condividere con il
mio pubblico le mie emozioni.
Mirko
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