Causa stress, derivato da
traffico, caos, iper affollamenti nei centri commerciali, aria malsana, qualche
volta si sente la necessità di cercare un po’ di disintossicazione nel verde e
dunque benvenute passeggiate nei prati, abbuffate negli agriturismi e corse a
cavallo. Il sapore della campagna è davvero pregevole, se ben strutturato, ma
subentra, poi, in ogni caso la personale attitudine su come svolgere le proprie
giornate e come impiegare il proprio tempo libero. A mio parere dopo un paio di
giorni, ciao ciao campagna, bentornata mia cara città! Si perché respirare aria
pura, andare in cerca di funghi, trottare a cavallo (forse questa è l’attività
che mi spiace meno!), partecipare a sagre caratteristiche ha il suo fascino, ma
per breve tempo, dopo è molto più forte l’avversione agli insetti, che
facilmente si incontrano, il desiderio di rimettere il tacco 12 e le gonne a
balze e merletti (davvero poco indicate in suolo campestre) e riorganizzare un
aperitivo cool con gli amici.
Alla casa in campagna io non ho
dubbi, preferisco un panoramico attico in centro ed è pur vero che il traffico,
il caos e lo smog sono duri da digerire, ma l’indole modaiola e casinara alla
fine la spunta e la tanto odiata città, dopo ben poco, fa sentire la sua
mancanza. Le vecchie, ma care abitudini sono davvero dure da archiviare!
Chiara
Chiara
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