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25/05/11

Dettagli di Raffaella Maiullo - creatori di fantasmi...

Ciò che vediamo del mondo dipende dal gioco prospettico che la luce e la profondità decidono di restituire ai nostri occhi. Le ombre giocano un ruolo fondamentale all’interno di questo misterioso dinamismo estetico da cui dipendono le meraviglie della “shadow art”: disegnando profili impalpabili e proiettando la luce su sculture altrimenti indecifrabili.
Fu Andy Warhol il primo a renderle protagoniste, e con la mostra Shadow nel 1979, espose sessantasei tele che ritraevano ombre di statue di cartapesta di diversa forma e grandezza; dopo di lui anche altri hanno voluto utilizzare la proiezione della luce riflessa come oggetto artistico. Il giapponese Shigeo Fukuda saldando 848 posate ottenne l’ombra di una moto. Un nuovo modi di fare arte quindi, un nuovo modo di concepire l’illusione ottica, che racchiude in se sia le due che le tre dimensioni. Larry Kagan ricava le ombre da grovigli di ferro così perfette da sembrare quasi più realistiche degli oggetti che ritraggono. Kumi Yamashita invece ricrea profili di uomini e silhouette dalle posizioni più particolari. Per non citare Tim Noble e Sue Webster che da veri e propri.. cumuli di spazzatura, ricreano gli scenari più assurdi.
Un modo originale di fare “spettacolo”, ottenendo risultati sorprendenti attraverso l’ausilio di materie semplici e della sconvolgente bellezza della luce.
Non vi resta,allora, che andare a curiosare sul web le loro creazioni!


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