Lunedì
scorso ho pubblicato la ricetta del dolce tipico del Carnevale. Per la par
condicio, mi sembra giusto condividere, con voi, anche la ricetta di un piatto
che fa impazzire tanto Arlecchino quanto Pulcinella: la lasagna.
E’
un piatto “esagerato” creato per dimenticare la fame. E’ un piatto così ricco
da contenere tutto ciò che si possa desiderare per una grande abbuffata, per
sbeffeggiare la fame, almeno una volta l’anno, e perché è l’ultima festa
del palato prima della lunga quaresima.
Questa
ricetta domina tra i primi piatti da realizzare a Carnevale, nel napoletano.
Quando arriva il carnevale Napoli, si fa a gara a chi prepara la migliore
lasagna. La preparazione è molto elaborata ed il giorno in cui la si serve
diventa una festa e se ne continua a parlare fino al giorno dopo cioè le
ceneri, quando si comincia il “digiuno e l’astinenza”.
La lasagna è in realtà, principalmente un piatto emiliano, modificato nella tradizione napoletana in occasione del Carnevale e divenuta nel tempo simbolo d’eccellenza della festa dell’abbondanza. La ricetta originale prevede l’uso della besciamella e della carne macinata, in versione campana questi vengono sostituiti dalla ricotta, unita poi alla pasta a sfoglia, o pasta all’uovo, al ragù, polpettine, mozzarella e chi più ne ha più ne metta.
Ingrediente
fondamentale è un buon ragù che, al contrario di quello classico, va preparato
rigorosamente con carne di maiale, che secondo la tradizione veniva macellato
proprio nel periodo di Carnevale. Fondamentali le cervellatine, sottilissime
salsicce napoletane. Inconfondibili, poi, le piccolissime polpettine, fritte
nell’olio e messe ad ammorbidire nel ragù. In più c’è il ripieno, formato da
ricotta di pecora, salsiccia napoletana, salame, uova sode, fior di latte e un
misto di parmigiano e pecorino grattugiato.
A
carnevale ogni ricetta vale perché Carnevale senza lasagne non vale!! Buon
appetito!!
Tonia
Tonia
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