Questa settimana in linea col tema vi racconterò di uno
scultore, anzi il più grande miniaturista del mondo. Seppure l’inizio di questa
storia potrà risultare piuttosto triste il suo epilogo non lo è affatto! Willard
Wigan, nato a Birminghan (UK) nel 1957, era un bambino con dei problemi di dislessia molto evidenti. Tutti lo
trattavano come se fosse inferiore emarginandolo ed escludendolo, soprattutto i
suoi insegnanti. Spesso marinava la scuola e si rifugiava nelle campagne dove
si dilettava a costruire piccoli oggetti, mezzi di trasporto per gli animaletti
della terra come le formiche. È proprio così che è iniziata la sua carriera
artistica e che si è affinata sempre di più. Oggi l’uomo scolpisce oggetti così
minuscoli che per osservarne le fattezze bisogna essere muniti di lente di
ingrandimento. Si serve di chicchi di riso e addirittura di granelli di sabbia
che, come un bravo chirurgo, seziona e riassembla fino a formare le figure che
desidera. I suoi lavori sono così minuscoli che per darvi un’idea, possiamo
dire che è capace di far entrare nove cammelli nella cruna di un ago.
Wigan
racconta che ha iniziato questa particolare attività perché le persone lo
facevano sentire così insignificante che ha deciso di dare importanza alle cose
piccole, quasi come a volerle riscattare. E direi che ci è riuscito benissimo,
non è un caso che il suo lavoro sia stato definito come l’ottava meraviglia del
mondo. Ma giudicate voi stessi!
Nessun commento:
Posta un commento