Il mio papà è molto bello, non è tanto alto ma mi basta così
com’è, ha gli occhi marrone nocciola e in quello destro ha una piccola
cicatrice perché da piccolo ha avuto un incidente con una puntina. Ha i capelli
neri nerissimi e un ciuffo tutto bianco
che è una voglia. Il mio papà ha le mani tutte dure perché lavora tantissimo e
così quando mi accarezza o mi tiene per mano sento che è ruvido e provo una
sensazione molto brutta ma sparisce subito perché lui se ne accorge e mi fa un
grande sorriso, quasi come se volesse scusarsi ma io penso che se non mi
tenesse la mano e non mi desse più carezze la sensazione smetterebbe di essere
tale e si trasformerebbe in tristezza. Il mio papà mi fa sempre tanti regali,
però quelli belli glieli suggerisce sempre la mamma perché lui non è molto
bravo a scegliere le cose, in compenso è bravissimo a giocare a dama, a fare la
morra cinese, a raccontare favole e a farmi sognare. Il mio papà viene sempre a
prendermi, ovunque io sia. Anche in capo al mondo. Il mio papà è un artista e
un filosofo. Lavora la pietra e crea forme meravigliose sia nella realtà che
nella fantasia. Il mio papà pensa tanto e certe volte mi fa impazzire perché
dice cose così strane che non capisco ma è così bello quando è convinto delle
sue idee che a me basta che voglia condividerle con me. Il mio papà è molto
dolce, quando si accorge che sono triste mi offre sempre un dolcino e un bacino
e le cose, chissà come mai, si aggiustano sempre. Il mio papà sorride spesso e
certe volte fa le smorfie per farmi ridere ed è tanto buffo. Il mio papà un
giorno che volevo vedere la neve ha preso l’auto e abbiamo girato tanto fino a
quando non l’abbiamo trovata. Il mio papà a Natale si veste da Babbo Natale e
mi porta i regali. Il mio papà quando devo prendere il treno aspetta sempre
fino a quando non sta partendo e poi mi manda i baci e mi saluta con la mano.
Il mio papà quando sono stanca mi prende sulle spalle e mi porta al piano di
sopra. il mio papà lavora sempre ma se voglio andare a mangiare un gelato mi ci
porta subito. Il mio papà è un po’ geloso e si arrabbia sempre quando voglio
uscire e io mi arrabbio ancora di più e poi non ci parliamo per un quarto d’ora
buono. Il mio papà anche se la sera è
molto stanco rimane a giocare con me fino a quando non crolla e si addormenta e
così gli faccio il solletico e così si sveglia, ma non si infuria. Il mio papà
si chiama Armando, che secondo me è il nome più bello del mondo. Armando, il
mio papà, non lo cambierei con nessuno al mondo.
Raffaella
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