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30/01/13

Dettagli di Raffaella Maiullo - Rome wasn't built in a day!

Era il 2000, e Morcheeba cantava proprio così, io avevo otto anni e ne sono passati tredici. Ammetto che sentirla annunciare alla radio come un successo di più di dieci anni fa mi ha lasciata piuttosto sconvolta. Voglio dire, chi non si sarebbe fatto qualche domanda sulla sua esistenza? Così invece di pensare agli impegni quotidiani e alla giornata che doveva venire sono piombata nella nostalgia canaglia e ho tirato fuori tutte le vecchie lettere, le foto, i disegni, i bigliettini e simili dei miei anni andati. Va bene, lo ammetto, a un certo punto è spuntata anche la lacrimuccia ma vi sfido a fare lo stesso e a non commuovervi. Tuttavia ultimamente il passato e io abbiamo deciso di collaborare armoniosamente per la costruzione di un solido futuro. Il mio compleanno ha portato graditissimi doni, figli di altre epoche, certo, ma perfettamente integrati col paesaggio del mio studio ormai oberato di oggetti appartenenti a qualsiasi epoca storica e canonizzati nel loro ambiente. Una bellissima macchina da scrivere Triumph modello Contessa arancio con i tasti mezzi tedeschi  e senza un soffio di inchiostro, ma chi se ne importa!



Ed un malandato giradischi che funziona solo con un volume sfondatimpani. Il mio intelligente e delizioso fratello poi, si è aggiudicato a un'asta una edizione limitata del 45 giri di Fabrizio De André in allegato al tv sorrisi e canzoni del '78 e certo non potevo chiedere di meglio. 



Lo scorso anno, di questi tempi, vi parlavo della febbre dei vent'anni. Non so voi, ma io sono una di quelle che tirano le somme al proprio compleanno e non a capodanno dell'anno appena trascorso (chiedo scusa per la ripetizione della parola, serve anche a rafforzare il concetto!), e comunque io posso dire che la febbre non mi ha lasciata più anzi, solo che forse per sbarazzarci di qualcosa dobbiamo farla nostra, prima! Forse la febbre io l'ho sempre vista come una nemica, una cosa lontana da me, senza pensare che potevo considerarla mai parte di me. Credo che aver maturato questa consapevolezza basti, per ora, almeno, poi si vedrà... à bientôt!

Raffaella

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