Conoscere una persona non è certo semplice:
implica frequentarsi per lungo tempo, scambiarsi informazioni, confrontarsi su
svariate argomentazioni, condividere interessi. Non sempre tutte queste
attività sono semplici da svolgere e soprattutto quando la vicinanza fisica è
un problema, si cambia stratagemma e ci si affida alla rete, attraverso la
quale è possibile svolgere un’infinita sezione di azioni, “mediandole”.
Sembra che tutto sia più facile da quando
nelle nostre vite, nel fare quotidiano è entrato il web, difatti molte più
coppie si conoscono via web e costruiscono le loro storie considerando parte
essenziale della relazione il proprio pc, smartphone o tablet. I click, da tal
punto di vista, si riempiono di significato ed acquistano nuova essenza, ma è
davvero possibile portar avanti una relazione laddove sia una presenza fissa il
“terzo comodo”? dove per “terzo comodo” si intende uno strumento
multimediale?
Il punto di partenza (e anche di arrivo) del
nostro ragionamento è che incontrarsi di persona è senza dubbio l’espediente
migliore, in quanto è soltanto la vicinanza fisica, la frequentazione
quotidiana che aiuta a scovare per davvero pregi e difetti dell’altro, ma
qualora ciò non sia possibile, di certo la multimedialità aiuta e consente di
portare avanti relazioni altrimenti “impossibili”. Ciò vale anche per le amiche
e i parenti lontani, con cui è più facile condividere ogni emozione, facendosi
aiutare da internet.
La modernizzazione porta evoluzione e bisogna
essere pronti a costruire e raggiungere nuovi equilibri per far si che si
tragga sempre il meglio da ogni situazione e qualunque condizione.
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