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18/01/12

Dettagli di Raffaella di Maiullo- …Perché domani sarà un giorno incerto di nuvole e sole

Una giornata molto simile alle altre se non fosse stato per il fatto che era il primo vero giorno di sole dell’anno. Ero andata al parco proprio con l’intento di godermelo fino in fondo. Di passarci le ore per godermelo meglio che potevo. Libro alla mano, stavolta avevo scelto qualcosa di meglio dell’ultima volta. Non vorrei mai criticare “Jane Eyre” ma la salverei dicendo che ho scelto la storia sbagliata nel momento sbagliato. Ora avevo tra le mani uno dei più bei libri che mano umana avesse mai potuto scrivere. 
 Tiziano Terzani. Un altro giro di giostra. Mi mancava soltanto un capitolo e avevo tutta l’intenzione di godermelo insieme a quel sole splendido e alla pace delle due del pomeriggio che d’estate avrebbero fatto effetto forno ma che ora rendevano l’aria tanto dolce e piacevole. Ho individuato una bella panchina, vicino al laghetto, mi sono sistemata come meglio potevo e ho preso il mio piccolo amico. Prima sono stata distratta da una passante che urlava il nome del suo cane, probabilmente scappato da qualche parte. Se vi interessa il suo nome era Rondine. Poi è arrivato un uomo che si è seduto sulla mia stessa panchina nonostante ce ne fossero intorno a me almeno altre quattro libere, tuttavia non posso biasimarlo. Quella era la meglio esposta, perciò mi complimentai con lui nella mia testa.  Finalmente avevo aperto il libro e letto poco meno di quattro righe quando sento venire a mancare qualcosa di fondamentale. Il mio sole! Come una bambina, mi sono chiesta dove fosse finito, chi l’avesse portato via, cosa gli avessi fatto. Non riuscivo a farmene una ragione. Quella amara verità che poi ho dovuto ingoiare è palesemente riportata nel titolo dell’articolo che ho indebitamente rubato a De André. Si era spostato dietro un palazzo, un albergo per l’esattezza, e non si decideva a venire fuori. Il mio vicino si è voltato e con un mezzo sorriso mi ha detto le fatidiche parole “Sta cominciando a tramontare” ed è andato via. Di quando in qua il sole tramonta alle due? Ero sconvolta, ma ho continuato a leggere. Di tanto in tanto alzavo lo sguardo al cielo e non potevo credere al fatto che il libro mi suggeriva cosa fare. Probabilmente dedicherò un'altra volta un intero pezzo a questa meravigliosa opera, ma adesso mi limiterò a dirvi che mi sono sdraiata sull’erba, e mi sono messa a indagare le nuvole. Ne ho scelta una e mi ci sono tuffata dentro, proprio come Terzani e così pur parlando come la persona più cinica e disincantata della terra ho pensato che le nuvole me le avesse mandate lui per dirmi qualcosa. 

Raffaella

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